I dolori articolari colpiscono frequentemente la popolazione, soprattutto di età adulta, arrivando a colpire oltre il 50% della popolazione over 65. Le donne in menopausa sono più vulnerabili al disturbi (leggi l’approfondimento). Ad essere colpiti sono tutte le articolazioni, appunto, quali ginocchia, gomiti, spalle ma anche le dita. In base al numero di articolazioni coinvolte, distinguiamo i dolori articolari in:
Artralgia: una sola articolazione coinvolta
Oliartralgia: due o tre articolazioni coinvolte
Polialtralgia: quattro o più articolazioni coinvolte
Non sempre dietro al dolore localizzato a livello articolare vi è un problema alla struttura delle articolazioni e alle sue componenti. Spesso a causare il disturbo possono essere le strutture adiacenti come legamenti, tendini o muscoli. L’articolazione appare gonfia e deforme e, specie quando dietro ai dolori articolari vi sono malattie di tipo infiammatorio, si manifestano sintomi tipici della flogosi: l’area interessata si presenterà quindi in tal caso anche arrossata e calda.
Altri sintomi che caratterizzano i dolori articolari, consentendo quindi di comprenderne l’effettiva origine sono:
Limitazione nel movimento sia attivo che passivo
Rigidità dopo periodi di inattività (come il riposo notturno)
Deformità articolari, spesso indicazione di un processo patologico prolungato nel tempo
Quando siamo invece in presenza di malattie di tipo sistemico, che coinvolgono anche le articolazioni, possono insorgere altri sintomi come la febbre o la stanchezza eccessiva.
Il dolore si distingue poi in acuto, quando insorge in modo rapido e in tempi recenti o cronico se invece si protrae oltre il mese
In presenza di un paziente con dolori articolari, importante è per il medico avere un quadro chiaro della storia di quest’ultimo.
I dolori articolari hanno infatti diversa origine in pazienti di età diversa:
Nei giovani: il disturbo è meno diffuso e quando presente è spesso collegato a connettivopatie o artriti infettive
Negli adulti 40-50 anni: la causa più comune è l’artrite reumatoide
Nei pazienti anziani: è in questa fascia di popolazione che il disturbo è maggiormente presente, connesso a malattie come l’artrosi o la gotta e altre a carico dell’apparato muscolo-scheletrico
La diffusione di patologie causa di dolori articolari è differente anche in base al sesso. Se negli uomini sono più frequenti stati come la gotta e le spondiloentesoartriti, nella donna sono il lupus e l’artrite reumatoide quelle più diffuse.
La presenza di familiarità, una descrizione accurata da parte del paziente di quelle che sono le articolazioni interessate dal dolore o dal quale è iniziato per poi diffondersi, ma anche informazioni sull’intensità del dolore e se quest’ultimo può essere definito acuto o cronico, consentiranno una prima anamnesi. Tecniche più dettagliate serviranno poi a completare il quadro, si proseguirà quindi con esami clinici, di laboratorio e tecniche di imaging come radiografia, ecografia o scintigrafia.
Se intervenire sulle cause dei dolori articolari può essere spesso complicato, vi sono degli accorgimenti che possiamo adottare ogni giorno per prevenirne l’insorgenza o il peggioramento. Vediamone di seguito cinque azioni utili al benessere fisico delle articolazioni:
1.
Mantenere una postura corretta |
1. |
è il primo passo.
Una schiena in posizione corretta aiuta a proteggere le articolazioni di collo, schiena, femore e ginocchia
Fare regolare attività fisica |
2. |
aiuta a tenere le articolazioni in movimento.
Particolarmente indicato è lo yoga.
2.
3.
Usare le articolazioni maggiori |
3. |
soprattutto per sollevare grossi pesi, evitare di utilizzare quelle più piccole, come le articolazioni delle dita
Mantenere un peso adeguato alla propria struttura ossea |
4. |
un peso maggiore determina un sovraccarico in particolare su ginocchia, femore, schiena e piedi.
4.
5.
Non trascurare dolore e infiammazione |
5. |
a lungo andare trascurare tali sintomatologie può danneggiare la stessa articolazione, favorendo l’insorgenza di stati patologici come ad esempio l’artrosi